Il 2012 è stato l’anno della prima grande campagna di screening di Fondazione ATM, “Giochiamo d’anticipo”, con visite gratuite dedicate alla prevenzione ed alla diagnosi precoce per le donne e per bambini e ragazzi fino ai 15 anni.
Nel dettaglio.
Per le donne dipendenti ATM e iscritte a Fondazione: visita senologica, esame cute/nei, screening venoso degli arti inferiori.
Per i figli degli associati: visita audiologica e oculistica per i bimbi di 2-3 anni, visita ortodontica per i bambini tra i 7 ed i 10 anni e visita di controllo per i ragazzi tra i 14 ed i 15 anni appena usciti dall’età pediatrica.
Tutte le visite sono state effettuate da medici specialisti presso gli ambulatori di Fondazione ATM in via Farini 9 fatta eccezione per quelle audiologiche e oculistiche riservate ai bimbi di 2-3 anni che sono state effettuate presso l’ospedale Niguarda Cà Granda.
L’iniziativa è stata interamente sostenuta da Fondazione ATM.
Il 61% delle dipendenti iscritte a Fondazione si è sottoposta alla visita senologica, cute/nei e allo screening venoso.
Il 36% dei figli dei beneficiari si è sottoposto a visita odontoiatrica e il 35% a quella pediatrica.
Vediamo nel dettaglio i numeri ed i risultati di questa grande campagna.
Donne
Sono state eseguite in totale 965 visite in 48 giorni per oltre 130 ore di lavoro. Nel dettaglio, 646 sono state le visite effettuate dai medici oncologi specialisti LILT di cui 311 al seno e 335 per il controllo della cute/nei. Per quanto concerne i risultati significativi possiamo rilevare che dal totale delle visite senologiche effettuate è emerso un caso meritevole di approfondimento, mentre dal totale delle visite alla cute i casi da approfondire sono stati 39. Gli approfondimenti relativi alle visite alla cute non sono da considerarsi necessariamente espressione di patologia maligna in atto. Nel corso delle visite si sono evidenziate infatti, oltre a lesioni francamente patologiche, lesioni per le quali è stata consigliata l'asportazione in quanto esse presentavano caratteristiche cliniche o microscopiche tali da rendere necessaria una più approfondita diagnosi mediante accertamento istologico, al fine di rendere più preciso l'iter diagnostico e quindi completarlo adeguatamente.
Per quanto riguarda lo screening venoso degli arti inferiori, eseguito dal professor Marco Floriani e dalle dottoressa Silvia Romagnoli, sono state eseguite 319 visite, suddivise in 31 giorni. L’esame prevedeva, oltre alla rilevazione anagrafica e dell’attività lavorativa, il report clinico/anamnestico, la valutazione clinica della obiettività e l’esame ecocolordoppler. Con la conclusione e gli eventuali suggerimenti terapeutici e la consegna della documentazione completa. L’età media delle pazienti si è rivelata di 45 anni mentre le attività lavorative principalmente di tre categorie: 50% impiegate; 18% accertatrici della sosta; 11% conducenti. Se il 47% non ha riferito alcun sintomo, quasi la stessa percentuale (46%) ha riportato un senso di peso/gonfiore, il 15% dolore e il 12% crampi notturni. Le visite hanno evidenziato segni clinici e strumentali di insufficienza venosa in più della metà delle beneficiarie ma nella stragrande maggioranza dei casi, si trattava fortunatamente di segni e sintomi minori. Non va tuttavia trascurata la percentuale, elevata per uno studio a campione, di malattia della vena safena: 15%. A queste pazienti è stato spiegato come, entro certi limiti, la correzione precoce sia il modo migliore per prevenire un’evoluzione della malattia e che esistono, oggi, strumenti terapeutici mini-invasivi estremamente efficaci. Ad altre pazienti sintomatiche, ma esenti da patologia safenica, sono stati dati suggerimenti comportamentali e proposti presidi terapeutici medici. Non va poi dimenticato il problema estetico che affligge molte pazienti: le dilatazioni venulari e capillari riscontrate nel 28% del campione esaminato, in pratica un terzo del totale.
Bambini
Sono stati 478 i bambini tra i 7 e i 10 anni che hanno usufruito delle visite ortodontiche gratuite svolte dal dottor Massimo Campagnoli o dal dottor Romeo Iacobone. Lo screening odontoiatrico ha avuto molteplici obiettivi. Valutando la giovane età dei ragazzi, si è pensato che parte di essi non avesse mai avuto contatti con un medico odontoiatra. Per tale motivo si è cercato di creare questo momento conoscitivo di una struttura medica nel modo più informale possibile per evitare un precedente traumatico che avrebbe potuto dar luogo a uno stato di emotività condizionante la frequentazione di uno specialista. una cartella clinica, più un kit di igiene orale ed una brochure esplicativa dell’anatomia- funzione e igiene della bocca, consegnate alle famiglie, completano l’attività di educazione svolta durante l’incontro. A conferma di questo, sul totale di 478 bambini visitati, solo 116 sono risultati essere già seguiti da un proprio medico odontoiatra (almeno una visita), mentre per la grande maggioranza, 362, la visita effettuata è risultata essere il primo incontro con un odontoiatra. Durante gli incontri si sono valutati i vari aspetti patologici della cavità orale, tra questi di fondamentale importanza risulta essere la qualità dell’igiene. Si è notato che il numero di famiglie nelle quali si utilizza lo spazzolino elettrico (che migliora la qualità dell’igiene orale di un 30%), è stato nell’ordine di un 20%. Ciò unito al poco tempo dedicato all’igiene e al fatto che la scuola dopo il pranzo non permetta l’utilizzo dello spazzolino, ha portato a mostrare una percentuale di ragazzi con insufficiente igiene del 40%. Un’altra patologia particolarmente presente è rappresentata dalla carie; nella fascia di età presa in considerazione la frequenza media della patologia è del 33%, considerando che mediamente sono presenti i 4 molari definitivi, il gruppo incisivi e in rari casi i premolari, possiamo affermare che la maggioranza delle lesioni cariose si localizza su denti decidui. Per quanto riguarda i problemi ortodontici si è evidenziato che poco più del 36% dei ragazzi non necessita di terapia e il restante 64% è così suddiviso: l’8% è già in cura presso strutture specializzate mentre al 56% è stato consigliato, durante la visita, di rivolgersi a un ortodontista per una valutazione specialistica (con studio del caso tramite panoramica e tracciato cefalo metrico) ed eventuale inizio di una terapia congrua. Dal punto di vista statistico possiamo affermare che morso inverso e II° classe sono risultate essere le patologie ortodontiche più frequenti, sovente conseguenti a vizi di fonazione o situazioni anatomiche alterate e cattive abitudini comportamentali (ciuccio, suzione del dito, etc.).
Presso l’ospedale Niguarda Ca’ Granda si sono svolte circa 500 visite tra la specialistica di otorinolaringoiatria e oculistica pediatrica dedicate ai bambini di 2/3 anni. In alcuni bambini sono state confermate delle patologie inquadrate in precedenza e seguite dal loro specialista. Per altri è stata riscontrata la necessità di portare degli occhiali correttivi, tale correzione si rivela molto importante se attivata in età precoce. Anche dall’ospedale Niguarda Ca’ Granda è stato rilevato il gradimento per l’iniziativa promossa e realizzata da Fondazione ATM.
Ragazzi
Da ottobre 2012 a marzo 2013 sono stati presi 195 appuntamenti per visite di controllo, effettuate dal dottor Giovanni Capobianco, ai ragazzi tra i 14 e i 15 anni, appena usciti dall’età pediatrica. Si sono presentati 148 adolescenti, 73 maschi e 75 femmine con alcune patologie già presenti: 41 soggetti allergici; 10 con problemi asmatici; 32 in sovrappeso e 6 obesi. I giorni di visita sono stati 19 per un totale di 63,5 ore di lavoro. Grazie alla visita è stato possibile individuare sul totale delle 148 visite effettuate alcune patologie per le quali richiedere, eventualmente, degli approfondimenti. Per 3-4 ragazzi la visita ha permesso di riscontrare problemi comportamentali/caratteriali, suggerendo quindi ai genitori l’opportunità di rivolgersi ad uno specialista. Allo stesso modo, è stato possibile riconoscere una decina di nei sospetti, o per lo meno con caratteristiche dubbie, e raccomandare, quindi, una visita dermatologica. Da evidenziare, inoltre, che 36 ragazzi, 20 maschi e 16 femmine, hanno dichiarato di non praticare sport e che in 43 casi, 23 maschi e 20 femmine, si è evidenziata la presenza di problemi, seppur non gravi, di carattere ortopedico/posturale (scoliosi, o atteggiamento scoliotico, varismo/valgismo tibiale, piattismo piedi). La visita di controllo ha permesso di rilevare queste anomalie e comunicarle al paziente ed ai genitori.
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